Landed here for only one day in 1997, during a sailing cruise to Tunisia, for years I tried to return to the island to visit it more carefully.
Finally this year we found the right opportunity and we started promptly for our loved destination.
The island, which would require more than a week to be explored in all its charming corners, is wild and majestic, both along the coast and in the interior.
The circumnavigation by kayak, accomplished with Peppe and his
kayak production, together with our Swedish friend
Mikael, is challenging both for the constant presence of wind and because of the very few landing points where it is possible to pick-up the kayaks.
But its cliffs are worth the trip, not to mention the caves, rock arches, thermal springs, woods, craters, lava flows, obsidian, the vineyards and the famous sweet white wine of Pantelleria.
Also, living for a while in the cool traditional houses (the Dammusi), as we did in the
La Barca Blu, adds an irresistible charm to the beauty of the "black pearl" of the Mediterranean.
Sbarcatovi per un giorno nel 1997 durante una crociera in barca a vela verso la Tunisia, era da anni che cercavo di tornare sull'isola per visitarla più attentamente.
Finalmente quest'anno si è creata l'occasione giusta e siamo partiti senza indugi per la meta tanto ambita.
L'isola, che richiederebbe più di una settimana per essere esplorata in tutti i suoi angoli incantevoli, si presenta selvaggia e maestosa, sia lungo la costa che al suo interno.
La circumnavigazione in kayak, compiuta con il buon Peppe ed i kayak di sua produzione, insieme al nostro amico svedese Mikael, è impegnativa, sia per la costante presenza di vento che per la scarsezza di punti di sbarco in cui è possibile recuperare i kayak.
Ma le sue scogliere meritano da sole il viaggio, per non parlare delle grotte, degli archi di roccia, delle sorgenti termali, dei boschi, dei crateri spenti, delle colate di ossidiana, dei vigneti e del famoso vino passito di Pantelleria.
Anche vivere per un po' nelle fresche case tradizionali (i Dammusi), come abbiamo fatto noi al La Barca Blu, aggiunge un fascino irresistibile alle bellezze della "perla nera" del Mediterraneo.